Work Shop Tre Cime di Lavaredo with Juza

Work Shop Tre Cime di Lavaredo with Juza – 16 ottobre 2010

L’undici Settembre 2010 ho partecipato al Work Shop fotografico alle Tre Cime di Lavaredo fatto da Juza.

Giornata fantastica, Juza molto bravo e preparato .

Vi propongo un paio di scatti con la storia della loro realizzazione.

laghetti-9383__af

 

Questo scatto è stato fatto con una Canon 5D e un obiettivo Canon 17-40 F/4.

Seguendo i consigli di Juza avevo impostato la fotocamera sul programma AV (priorità di diaframma) a F/8 e facendo alcuni scatti di prova e controllando poi il risultato avevo regolato la compensazione dell’esposizione fino a quando il grafico della luminosità visionato sullo schermo LCD non avesse sovra o sotto esposizione.

La particolarità pero di questo scatto è stata nell’uso di un filtro degradante della cokin, prestatomi da un ragazzo partecipante al work shop, che nello specifico mi ha aiutato a bilanciare meglio il cielo che era sempre un pelo sovraesposto.

Di solito non uso filtri perchè sono riproducibili in post produzione, ma è stato comunque interessante provarlo e non escludo che in un futuro possa comprarne un set.

Per quanto riguarda la composizione ho cercato di integrare al meglio molti elementi che spesso ricerco nei miei scatti e in questo caso se ne presentavano molti, come laghetti con riflesso , linee guida che partono dagli angoli, cielo con nuvole e triangolarità .

Posto il secondo scatto che ha la particolarità di essere fatto in notturna alle 22.00 circa.

tre-cime-lavaredo-notte2-9544__af

 

Mi trovavo proprio sotto le tre cime sulla forcella a un’altitudine di circa 2400 m la difficoltà maggiore è stata operare al buio e gestire la macchina completamente in manuale.
La messa a fuoco automatica con il buio non funzionava, quindi ho cercato di trovare il fuoco giusto in manuale, considerando che utilizzavo un grandangolo a 17 mm, ho impostato la ghiera in manuale su infinito e sono tornato leggermente in dietro fino a che facendo un paio di scatti e controllando sul monitor LCD non ho trovato il punto ottimale.
La cosa da tener presente in uno scatto del genere è che la Terra gira e se si fanno esposizioni troppo lunghe, le stelle non saranno puntiformi ma delle piccole linee.
Bisognava trovare quindi il tempo di scatto giusto per quello che nel mio caso era il soggetto e cioè la Via Lattea.
Ho impostato il diaframma alla massima apertura consentita dell’obiettivo (F/4) e gli ISO al massimo (1600 per la 5D) e un tempo di 30 secondi e ho scattato.
La foto risultante non era male ma non mi soddisfaceva allora non potendo aumentare gli ISO o usare un obiettivo più luminoso ho deciso di utilizzare la funzione BULB per aumentare il tempo oltre i 30 sec, anche se non avevo un telecomando.
Con una temperatura vicino a 2°C e la fotocamera gelata sul cavalletto ho tenuto premuto l’otturatore (fino a che non mi sono venuti i crampi alle dita) contando i secondi a mente per quelli che poi si sono rivelati 56 sec, per ottenere quello che poi è stato lo scatto migliore.
In post produzione non ho fatto particolari modifiche, una leggera correzione del bilanciamento del bianco, una schiarita delle luci, ho aumentato l’effetto della vignettatura per coprire degli aloni ai bordi d’inquinamento luminoso delle torce elettriche dei partecipanti al corso, ho applicato una maschera di contrasto e un filtro di riduzione del rumore digitale.

In conclusione posso dire che l’esperienza è stata veramente bella anche per il fatto di aver conosciuto altri ragazzi appassionati di fotografia con i quali mi sono potuto consigliare e confrontare.

Un particolare ringraziamento le devo fare a Juza che pazientemente ci ha seguito tutto il giorno e ci ha fatto passare una bellissima giornata

Se voleste  vedere gli altri scatti fatti in quella giornata li trovate nella My gallery Qui

Buona Luce
Ciao Alberto